Musicus Concentus con Disconnect presenta
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LOUIS CARNELL Live
Opening: Tommaso Di Tommaso & Martina Maccianti
venerdì 27 gennaio 2023
Sala Vanni, ore 21:15
Nell’ultimo decennio Louis Carnell, poliedrico musicista e artista multidisciplinare londinese, ha pubblicato con il nome d’arte di Visionist gli album Safe (PAN 2015), Value (Big Dada, 2017) e A Call To Arms (Mute, 2021).
Il suo lavoro si è evoluto dalle prime fasi di esplorazione della cultura dei club underground, un riflesso dell’ambiente di Louis e un’indagine sul mondo post-internet, verso qualcosa di più interrogativo e personale. La decisione di abbandonare il suo pseudonimo a favore del suo nome di nascita preannuncia un nuovo entusiasmante percorso per affermare e comunicare l’identità e l’ambiente in cui lavora oggi.
I lavori più recenti di Louis sono il singolo Fixed Is The Day We Cast Our Lot (Mute Records, 2021) e la collaborazione con la celebre violoncellista sudcoreana Okkyung Lee (Issue Project Room, 2021), una delle musiciste più ricercate della scena dell’avanguardia newyorkese. Louis ha anche un rapporto di successo con il mondo della moda, con musiche incluse in presentazioni per Acne Studios, Kenzo, Heliot Emil, Per Götesson e ShowStudio, solo per citarne alcuni. Si occupa inoltre di design: dai gioielli stampati in 3D, al merchandising con diversi marchi di moda (Heliot Emil, Phirewire) fino alle confezioni speciali di vinili (William Francis Green – Stone Island).
Il concerto che Louis Carnell terrà in Sala Vanni il 27 febbraio, il primo in assoluto del suo nuovo progetto ancora largamente inedito, prosegue questo percorso: il musicista suonerà sul palco utilizzando un tavolo portatile personalizzato fatto appositamente per questo tour, intitolato ’17’ e incentrato sul potere dei ricordi.
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In apertura il set Benedizione all’Interazione di Tommaso Di Tommaso, co-fondatore del collettivo Umanzuki (Yerevan Tapes, Beer on The Rug, Kohlhaas) e Martina Maccianti, precedentemente artista visuale focalizzata su espressioni e sperimentazioni che ruotano attorno ai temi del primitivismo, la compulsività e il rituale. Individuando nell’arte un mezzo potente di rivolta, arma, catarsi e sfogo, in questo progetto affrontano una ricerca non ortogonale sul tema dell’interazione attraverso l’improvvisazione.
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